Helvetia Holding AG
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Il bisogno delle aziende svizzere di trovare soluzioni contro la criminalità informatica è grande e cresce a ritmo sostenuto. Secondo il «Global Digital Trust Insights 2023» della società di consulenza PwC, il 73% delle aziende svizzere ravvisa un’urgente necessità di intervento in questo campo. Con l’ascesa della criminalità informatica a uno dei principali rischi, le falle in ambito assicurativo per gli eventi informatici di grande portata crescono a livello nazionale e internazionale. Il simposio di Helvetia «Sfide nella gestione dei grandi rischi informatici» del 5 giugno 2023 ha sollevato in modo proattivo le questioni più urgenti di fronte all’opinione pubblica. «È vero che oggi il settore assicurativo è in grado di coprire bene singoli rischi, a patto che le aziende investano nella prevenzione e nella sicurezza dei dati», afferma Martin Jara, CEO di Helvetia Svizzera. «Ma per i grandi eventi, che possono andare ben oltre i singoli attacchi e colpire un gran numero di persone, attualmente in Svizzera non esiste una protezione sufficiente.» L’elemento centrale deve essere l’aumento della resilienza dell’economia svizzera delle PMI: non una prevenzione obbligatoria, ma specifica per settore di attività, per consentire il mantenimento dell’indennizzo finanziario. «Triade della resilienza» Hans-Ulrich Bigler, direttore dell’Unione svizzera delle arti e mestieri (usam), ha sottolineato che il pilastro più importante dell’economia svizzera, ovvero le circa 600 000 PMI, è colpito dalla minaccia dei criminali informatici almeno quanto lo sono le grandi aziende e gli operatori di infrastrutture critiche per il sistema. È quindi importante che le PMI affrontino i rischi e prendano sul serio la prevenzione. Raphael Reischuk, Partner e Head of Cybersecurity presso Zühlke Engineering, ha ripreso il filo dell’oratore che lo ha preceduto. Reischuk ha sottolineato con forza che l’assicurabilità dei rischi informatici deve essere garantita imperativamente e possibilmente al più presto per il bene della popolazione, dell’economia e, in ultima analisi, anche della struttura democratica della nostra società. Reischuk ha mostrato come il problema possa essere affrontato tecnicamente attraverso un sistema basato sui dati per la raccolta in tempo reale dei rischi informatici, che consente di migliorare il quadro globale della situazione, promette incentivi per ridurre i rischi informatici e premia gli stipulanti con premi assicurativi adattabili. Amministrazione e la scienza sostengono un'ampia cooperazione Florian Schütz, direttore del Centro nazionale per la cibersicurezza (NCSC) e direttore designato del nuovo Ufficio federale della cibersicurezza, ha sottolineato nelle sue osservazioni quanto sia importante il contributo delle aziende per una strategia informatica in linea con i valori e i principi nazionali. In definitiva, anche l’economia è interessata a porre il tema della sicurezza informatica in cima all’agenda come fattore di produttività. In ogni caso, l’NCSC è lieto che l’assicurabilità dei rischi informatici sia sempre più al centro dell’attenzione. «Nel contesto del dibattito nazionale sull’aumento della resilienza informatica e sulla riduzione al minimo dei danni economici, oggi è il momento giusto per affrontare questa discussione», afferma Florian Schütz. Dal punto di vista scientifico, l’economia e le autorità statali possono contare sull’ampio know-how di start-up specializzate e istituzioni nazionali come il Politecnico federale (PF). Il professor Florian Tramèr, esperto di sicurezza informatica, protezione della personalità e Machine Learning al dipartimento di Informatica del PF di Zurigo, ha spiegato come la scienza sia già pienamente alle prese con questo tema e sviluppi già oggi modelli orientati al futuro con il coinvolgimento del settore economico e dello Stato. Il settore assicurativo si basa sul miglioramento dei fondamentali e su modelli di rischio adeguati Buone opportunità di accettazione da parte della politica Tenendo conto delle posizioni presentate, l’ASA e le compagnie assicurative affiliate stanno mettendo a punto le basi necessarie in un gruppo di lavoro «Cyber» dedicato. I risultati saranno poi discussi con le parti interessate in un successivo simposio, dove verranno definite anche eventuali ulteriori azioni da intraprendere. In quest’ottica, è realistico che la Svizzera riesca a stabilire in tempi brevi una collaborazione fattiva, sostenuta da tutte le parti, tra i principali rappresentanti dell’economia, della scienza e dello Stato. Sarebbe una misura pionieristica a livello mondiale e una grande opportunità per la piazza economica. Gruppo Helvetia Esclusione della responsabilità
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Lingua: | Italiano |
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1649559 05.06.2023 CET/CEST